ARBITRI, SIATE SUPEREROI!
ESTE. Nella splendida e austera cornice dell’Istituto “Pavoni” di Lonigo (VI), un complesso arroccato sulla cima di una collina, circondato da ville, parchi e vitigni, gli arbitri sezionali della Sezione di Este si sono dati appuntamento, sabato 1 settembre 2018, per il consueto raduno, appuntamento di partenza per la nuova stagione sportiva. L’atmosfera frizzante dei colli Berici è fondamentale per ricaricare le pile del nuovo corso sezionale: ci sono più di sessanta Associati che hanno risposto presente alla convocazione del Presidente Zago, ex arbitro nazionale di Calcio a 5, tra nuovi immessi (ben 25!), veterani e qualche “testa bianca”. Nel nuovo Consiglio Direttivo Sezionale estense troviamo, tra gli altri, gli ex assistenti arbitrali Pierpaolo Peraro (Serie C) – neo Organo Tecnico – Nicola Frigo e Francesco Labombarda (Serie D).
L’occasione è anche per coronare la carriera di Associati storici di Este: Natale Cappellini e Massimo Zurma, 50 e 30 anni di tessera rispettivamente. Nello specifico, Cappellini è ritenuto uno dei soci fondatori della Sezione di Este (ai tempi era ancora Conselve) e nel passato da osservatore arbitrale, ha avuto a battesimo arbitri poi divenuti pilastri del nostro movimento (quali Rosetti e Morganti). Este vive una nuova primavera arbitrale con la fresca nomina di Luca Candeo, ex arbitro di Lega Pro, a Componente del Comitato Regionale Veneto, e di Ilie Rizzato, ex assistente arbitrale in Lega Pro, a Vicepresidente sezionale. E’ proprio dall’intervento di quest’ultimo che prendiamo la tematica del raduno: gli arbitri come supereroi. Autorevoli, leader e padroni della propria immagine: è così che Rizzato dipinge i suoi arbitri. “Credibili e attenti ai particolari” – attacca il Vicepresidente di Este – “Come un medico che percepisce i dettagli di una malattia meglio di una persona qualunque riconoscendo le ‘fake-news’, così anche un arbitro deve ergersi a massimo fruitore delle regole del gioco del calcio tra tutti i tifosi”.
Ma un arbitro può essere allenato a fare… l’arbitro? “Certo che si: il carisma, l’equità, il senso della giustizia e la ricerca di esempi positivi sono caratteristi che un arbitro moderno si aspetta di possedere fin dall’inizio della sua carriera e che è costretto ad allenare col tempo”. Un arbitro élite deve possedere: divertimento, passione, disponibilità, ascolto, resilienza, disciplina, ambizione, amor proprio, rispetto, fiducia, condivisione, distinzione e prevenzione. “Cosa manca? Il talento, è ovvio: se non è accompagnato dalla voglia di emergere si esaurisce”. La speranza è che per gli arbitri estensi sia un bel monito a non rimanere “solo giovani di talento”: la dedica finale a Luca Colosimo, giovane arbitro di Torino e di Lega Pro ed ex collega proprio di Candeo e Rizzato prematuramente scomparso, a questo proposito suona né scontata né casuale.